Cavalleggeri di Monferrato (13°)

Cavalleggeri di Monferrato (13°)
Fondazione: 1850
Motto: Semper ut quondam

Decorazioni:

  1 Br. V.M.
Stato: sciolto nel 1943
Stanza: ===
Festa di Corpo: Montebello, 20 maggio 1859
 
 


La sua origine risale al 1848, quando si costituirono tre squadroni di guide per il servizio di guida e di ordinanza presso i quartieri generali delle grandi unità.

Nel 1850, completando i detti squadroni con elementi provenienti da altri reggimenti, si formò il Reggimento Cavalleggeri di Monferrato. Questo nel 1871 assunse il nome di 13° Reggimento di Cavalleria Monferrato. Nel 1897 fu denominato Cavalleggeri del Monferrato (13°) e nel 1920 assunse la definitiva denominazione di Reggimento Cavalleggeri di Monferrato.

Partecipò alle campagne del 1849, 1855-1856, 1859, 1866, 1887-88, 1895-96, 1911-12.

Nel 1859 a per la condotta tenuta nel combattimento di Montebello e nella battaglia di San Martino e per servizi resi durante la campagna, ottenne la medaglia di bronzo.

Durante la grande guerra (1915-1918) il Reggimento fu adibito inizialmente al servizio di esplorazione ed impegnò poi sul fronte del carso i suoi reparti mitraglieri appiedati.
Si distinse nel combattimento del 10 ottobre 1916 contro la quota 77 di Monfalcone.
 
Nell'ottobre 1917, mentre infieriva l'offensiva austro-tedesca, il Reggimento prese contatto col nemico a Pasian Schiavonesco e lo impegnò in combattimento per agevolare il ripiegamento di altri reparti, con notevole sacrificio di uomini, quasi la metà della sua forza.
Per la battaglia di Vittorio Veneto, lanciato all'inseguimento del nemico in rotta, combatté al ponte di Cornino ed alla stazione di Maiano.

Nel 1920 il Reggimento assume la denominazione di Cavalleggeri di Monferrato ed incorpora elementi dei disciolti Cavalleggeri Umberto I ed uno Squadrone dei Cavalleggeri di Lucca.

Nel 1938 quando con il 3° Squadrone concorre alla formazione del Reggimento Lancieri di Milano.

Dall'111 al 25 luglio del 1940 il Reggimento partecipa al­le operazioni alla frontiera occidentale contro la Francia per venire successivamente inviato in Albania, costituendo il Raggruppamento Celere Speciale.

Nell'aprile del 1941 presso il deposito reggimentale di Voghera, viene mobilitato il III Gruppo Corazzato "Monferrato" che, al comando del magg. R. Martinengo Marquet, è inviato in Tripolitania ed assegnato al XXI Corpo d'Armata.

Nel luglio del 1942 il III Gruppo "Monferrato", assegnato al Raggruppamento Sahariano, combatte nel sud tunisino contro elementi blindo - corazzati alleati.

Il 20 gennaio del 1943 sempre il III Gruppo, in fase di ripiegamento quale retroguard­a del Raggruppamento Sahariano, si scontra presso El Hamma con reparti motorizzati desertici leggeri inglesi (L.R.D.G. e 1" S.A.S.B.) infliggendogli gravi perdite e catturandone il comandante delle Ten. Col. Sterling oltre a molto materiale.
Il 29 marzo il III Gruppo schierato in località Kebili, viene investito da due colonne corazzate nemiche; riesce a contrastarne il passo, proteggendo il ripiegamento del Raggruppamento Sahariano e svolgendo in seguito notevole attività di ricognizione a favore della linea difens­va di Gabes.
L'8 aprile, con una compagnia Sahariana ed il II gruppo del 21° Artiglieria, costituisce un gruppo di combattimento che si porta a Garaet Fatuassa, ove combatte per stroncare una notevole infiltrazione nemica. Il 13 aprile, nel corso di combattimenti ritardatori a Djebibina, cattura prigionieri e mezzi blindati delle avanguardie nemiche.
Il 22 aprile il III gruppo entra a far parte del Raggruppamento Lequio e combatte per la difesa di Capo Bon.

Dall'8 al 14 settembre, in Albania, il Reggimento a cavallo rifiuta di cedere le armi e raggiunge i monti di Berat combattendo contro i tedeschi.
Durante uno scontro, il Colonnello Comandante Lanzuolo viene catturato e fucilato a Berat. Alla sua memoria viene conferita la Medaglia d'Oro al V.M..
I Cavalleggeri di Monferrato, seguendo le direttive del loro comandante, impossibilitati a continuare la lotta uniti, si danno al­la macchia combattendo nelle formazioni partigiane.
Il Reggimento non verrà più ricostituito.