domenica 28 ottobre 2012

Festa dell'Arma di Cavalleria e Giornata del benefattore

Domenica 28 ottobre, alle ore 11:00, ricorrendo la Festa dell'Arma di Cavalleria nel ricordo dei fatti di Pozzuolo del Friuli, è stata celebrata una Santa Messa solenne con la partecipazione del Coro vogherese "Audite Nova".
Con l'occasione è stato anche benedetto lo Stemma del Reggimento Artiglieria a Cavallo "Voloire", donato dal Patrono Conte Giuseppe Cavagna di Gualdana, cui è stata conferita la qualità di "Patrono benemerito". 
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Quest’anno, la cerimonia ha avuto un tocco di raffinata delicatezza come conviene alla nostra Arma: fin dalle sette del mattino il Tempio è aperto e, mentre sul pennone sale la bandiera a mezz’asta per rispetto all’alpino caduto in Afghanistan, le note di Cavalleria leggera e degli Inni reggimentali si spandono nell’aria facendo da richiamo ai cittadini ed ai cavalieri.
Alle 10:30 giunge puntuale da Torino il Gen. D. Paolo Bosotti, ufficiale di cavalleria e nuovo Comandante della Regione Nord, accolto dal priore e festeggiato dai convenuti che numerosi gli si fanno incontro per salutarlo. A lui, il priore dedica l’attenzione d’una visita “privata” al millenario monumento.
Alle 10:40 il pubblico, richiamato dallo speaker, accede al Tempio, quindi entrano gli Stendardi ed i labari delle associazioni, nonché le autorità, fra cui, oltre al citato generale, il Sindaco ed il Vice sindaco di Voghera che non hanno voluto mancare alla manifestazione.

A nome dei cavalieri d’Italia, il Gen. Bosotti porge il saluto ai convenuti, ed alle 11:00 precise il priore ricostruisce i fatti di Pozzuolo del Friuli; egli - come ogni anno - porta a termine con fatica la commemorazione poiché, nel ricordare il valore ed il sacrificio di quei giorni un nodo gli strozza la gola, contagiando con la sua emozione i presenti. Ma giunge ugualmente fino in fondo, concludendo: “A noi, uomini e donne, qui convenuti per onorare il consapevole sacrificio di quei nostri antenati, non è richiesto di testimoniare con la vita la fedeltà all’amata Italia nostra. A noi, si domanda solo d’essere coerenti con i valori di rettitudine e generosità nei quali ci ha allevato la nobile Arma di Cavalleria. D’essere - in altri termini - cittadini esemplari in un tempo in cui ben altre Caporetto minacciano la nostra dignità di uomini liberi. E, mentre preghiamo il pietoso Dio degli eserciti perché accolga nel cielo degli Eroi gli uomini di Pozzuolo del Friuli, rinnoviamo a Lui il nostro voto di cavalieri d’oggi”.
L’organo rompe il silenzio caduto sul Tempio ed il canto del coro “Audite Nova” da inizio alla Santa Messa.
Il celebrante, all’omelia, con sorpresa confessa: “C’è poco da aggiungere a quanto ha detto il Priore. L’esempio dei forti di Pozzuolo guidi le nostre azioni di cittadini, poiché anche questi sono tempi difficili ed i pericoli per la Patria non nascono solo dalle guerre”.

La Preghiera del Cavaliere, letta dal Vice Priore, conclude la prima parte della manifestazione e lo speaker annuncia che è il momento di benedire un nuovo stemma, quello delle “Batterie a Cavallo”, il Reggimento legato all’Arma di Cavalleria dal sangue di tante battaglie combattute staffa a staffa.
Lo stemma è stato donato dal patrono Conte Giuseppe Cavagna di Gualdana, la cui famiglia ha militato nel Reggimento di artiglieria a cavallo da padre in figlio per tre generazioni.
In assenza di una rappresentanza del Reggimento, a fare da scorta al sacerdote benedicente è lo stesso Conte Cavagna ed il presidente dell’Associazione “Voloire” giunto appositamente da Milano.
Quindi il priore chiama a sé il conte e legge la motivazione con la quale viene nominato patrono benemerito: “Uomo insigne per virtù civiche, capacità imprenditoriali e solidi sentimenti d’amor patrio che ne fanno un punto di riferimento nella Comunità in cui vive; già Ufficiale delle Batterie a Cavallo, Reggimento legato all’Arma di Cavalleria dagli stretti vincoli di sangue versati su tutti i campi di battaglia della storia italiana; storico Patrono del Tempio, ha voluto che le armi dell’antico Reggimento nel quale la Sua Famiglia ha militato, da padre in figlio per tre generazioni, fossero qui rappresentate.
Per la sensibilità dimostrata e lo spontaneo gesto di generosità, su proposta del Priore, il Conte Giuseppe Cavagna di Gualdana è nominato Patrono Benemerito del Tempio
”.
E’ il Gen. Bosotti a consegnare, a nome dei Cavalieri d’Italia, l’attestato di riconoscenza al conte.

La manifestazione si conclude, quindi, con un concerto di canti del coro che esegue, in onore dei gloriosi Caduti di Pozzuolo del Friuli, brani di Bach, Perosi, Beethoven, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Orlando di Lasso e Pierre de la Rue.

E mentre le autorità lasciano la chiesa, i convenuti si stringono attorno al priore per ringraziarlo della commovente manifestazione e congratularsi per gli ultimi restauri che conferiscono al Tempio una ieraticità ed una luce mai raggiunta forse.
Ma il ringraziamento più commosso arriverà dal conte Cavagna che il giorno dopo scriverà al priore: “ ...grazie mille per le belle parole e per il prezioso attestato. E' stata una bella giornata e una simpatica occasione per ricordare in amicizia tante esperienze passate.
Complimenti ancora per l'ottima organizzazione e per il successo che la tua cura ed attenzione procurano al Tempio Sacrario. Voghera ha bisogno di entusiasmo e tu stai portando una ventata di vitalità.