domenica 21 aprile 2013

San Giorgio 2013

Uno sguardo fisso al cielo ed il cuore al Tempio: il primo per timore che la pioggia rovini la bella festa tanto accuratamente preparata ed il secondo per la speranza che tutto sia perfetto agli occhi dei cavalieri in cammino verso Voghera per onorare il Santo.
Alle otto del mattino custode Priore e tesoriere sono già sul posto: la chiesa profuma d’incenso; l’antico San Giorgio, dono - nel ’56 - del Col. Tebaldo Nascimbene, è in primo piano davanti all’altare apprestato con la nuova tovaglia donata dalla moglie del Priore e sul quale è posato un bouquet di rose arancione, il colore della Cavalleria.

I primi sono i più lontani, i cavalieri che hanno coperto anche seicento chilometri sotto la pioggia, fitta, stizzosa, che tutto ammolla, per celebrare la giornata del celeste patrono. Quindi man mano il Tempio si riempie facendo ancor più piccole le sue dimensioni: coro, stendardi e bandiere gremiscono l’abside ed il cerimoniere fatica ad assegnare i posti riservati.
Numerosissime le Sezioni ANAC: Trieste, Padova, Mantova, Reggio Emilia, Modena, Firenze, Lodi, Melegnano, Milano, Como, Vercelli, Torino, Pinerolo e Voghera. Con queste anche una sezione dell’ANCI, quella di Mestre. Da Voghera, le rappresentanze dei Fanti, dei Paracadutisti, delle crocerossine.
Moltissimi i cavalieri giunti alla spicciolata e, fra i reggimenti disciolti, i più sono quelli di Lodi e di Treviso per i quali ha funzionato il tam tam della rete.
Cospicue anche le rappresentanze militari: Genova Cavalleria ed i Lancieri di Novara dal Friuli; sei Ufficiali dalla Scuola d’Applicazione di Torino; Il Comandante di Piemonte da Villa Opicina; il Comandante e tre Ufficiali dal 4° Reggimento Carri; il Comandante, due Ufficiali, un sottufficiale ed un volontario dal 32° Carri; il Comandante e due Ufficiali dal 132° Carri; il Comandante delle Voloire.
Invitati d’onore, il Gen. C.A. (ris.) Alberto Ficuciello ed il Col. c. (cr.) Maurizio Enrico Parri rispettivamente donatori degli Stemmi del 32° e del 132° reggimento Carri. Il Col. Parri, ancora in Afghanistan, è presente col cuore.
Le Autorità, il Gen. D. Paolo Bosotti, Comandante della Regione Militare Nord; il Col. Fabrizio Bonaldi, Capo di S.M. del Comando Militare Esercito Lombardia; l’Avv. Giuseppe Fiocchi, Vice Sindaco di Voghera e l’Assessore alla Protezione Civile, Giuseppe Carbone, sono accompagnate dal Presidente Nazionale dell’ANAC, Gen. C.A. (aus.) Vladimiro Alexitch.

Dopo il breve saluto del Presidente, la cerimonia ha inizio con la benedizione degli Stemmi del 32° e del 132° Reggimento Carri. E mentre il Coro “Audite Nova” alza un dolcissimo canto, il sacerdote - seguito dal Presidente, dai due Comandanti di Reggimento e dal Gen. Ficuciello - lascia l’altare e si reca davanti agli emblemi aspergendoli con l’acqua benedetta.
Visibile la commozione dei carristi presenti: i loro stemmi, finalmente, sono entrati nel Tempio dei Cavalieri prendendo posto fra quelli più antichi che da sempre indicano a noi la strada del dovere.

E’, quindi, la volta del Priore che, prima di iniziare la commemorazione del santo Patrono, da lettura del messaggio augurale del Gen. C.A. Massimo De Maggio, Decano dei Cavalieri in servizio. 
Nella sua commemorazione, il Priore delinea le virtù morali e civili del celeste Patrono, né manca un pensiero commosso ai fratelli di Savoia Cavalleria impegnati nella missione in Libano, anch’essi uniti nelle stesse ore nell’invocazione al Santo Patrono.
La Santa Messa solenne, la Preghiera del Cavaliere e quella del Carrista chiudono la parte strettamente religiosa ed il Priore invita all’altare il Gen. Alberto Ficuciello al quale il Presidente Nazionale consegna l’attestato con il quale viene nominato Patrono Benemerito del Tempio. Benché assente, il Priore vuole ricordare anche il Col. Parri anch’egli nominato Patrono Benemerito.

Infine, come da tradizione in questo giorno, arriva il momento della distribuzione delle tessere 2013 ai Patroni presenti.
La giornata si chiude in allegria a Montebello della Battaglia dove il Priorato ha organizzato il Pranzo di Corpo, al quale partecipano ben 145 tra cavalieri e simpatizzanti.