luned́ 2 giugno 2014 |
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Donazioni al Tempio - Coniugi Francesca Lughi e Giorgio Federico Siboni
Un 2 giugno singolare, all’insegna della generosità e dell’attaccamento alle istituzioni di due giovani che amano la Patria e la Cavalleria in particolare.
Lui, il dott. Giorgio Federico Siboni, docente di storia presso l’Università Statale di Milano, bisnipote di un Cavalleggero di Lodi che s’è battuto nel corso della Grande Guerra, è patrono del Tempio dal 2010. Lei è la dottoressa Francesca Lughi, cantante lirica, che unisce i suoi destini a quelli di Giorgio al quale va in sposa l’ottobre scorso.
Giungono a Voghera portando dei doni al Tempio:
- Francesca Lughi consegna un dipinto di Massimo Maffezzoni, pittore contemporaneo, di grandi dimensioni (117x98 cm.) in cornice dorata coeva.
Si tratta di un “Compianto su Cristo morto”, alla maniera di Michelangelo Merisi detto “Il Caravaggio”. Si distinguono appresso al corpo del Cristo: Maria Vergine, Maria Maddalena e San Giovanni. Il dipinto proviene dalla casa da nubile della donatrice;
- Giorgio presenta una “Patena”, piatto destinato a contenere il pane – ostia grande – che diventerà il corpo di Cristo e che il Sacerdote usa per l’ostensione a tutti i fedeli, in vetro lattimo, smalti policromi e foglia d’oro.
Al centro della patena è rappresentato un “Compianto su Cristo morto” con la Vergine Maria appresso al Corpo del Cristo. Richiamo questo, per singolare coincidenza, con il quadro di Francesca.
La tecnica del vetro lattimo (color bianco latte) o «vetro porcellano» nasce nelle manifatture vetraie veneziane nel XV secolo per imitazione della porcellana. Caduta in disuso, è reintrodotta a partire dalla prima metà del XX secolo.
La patena, proveniente dalla casa del donatore, Giorgio Federico Siboni, risale presumibilmente agli anni ‘20/30 del Novecento, come attesta anche il decoro al centro del piatto medesimo.
Il quadro, con piena soddisfazione della donatrice, è stato subito collocato nell’ingresso del Priorato, al centro della parete di sinistra. La patena si trova, invece, al Tempio e sarà il sacerdote celebrante a stabilire se metterla in uso per il sacro servizio.
Il Priore, dopo aver intrattenuto in una visita privata al Tempio i due generosi donatori, li ha invitati a pranzo e, nel pomeriggio ha dato loro l’opportunità di vistare la città di Voghera ed in particolare il suo castello dove, peraltro, era aperta al pubblico un’originale mostra d’arte moderna.
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