In previsione della commemorazione di San Giorgio è stato portato a termine il restauro delle pietre commemorative poste nella trincea che corre attorno al Tempio Sacrario della Cavalleria italiana.
La prima è quella dedicata al Cavaliere ed al Cavallo ignoti: è posata dietro l’abside in una sorta di momentino ai nostri Caduti, accumunando - in un unico destino - cavaliere e cavallo. Una lancia, anch’essa restaurata ed un fil di ferro su una coda di porco completano l’angolo monumentale, a simboleggiare il sacrificio della Cavalleria nel corso della Grande Guerra.
La seconda è posta a destra, guardando la facciata della Chiesa Rossa, appena dopo la cancellata di rispetto che separa la trincea dal sagrato. E’ dedicata ai Caduti della Cavalleria tutta d’ogni tempo, rammentando come, a cavallo o a piedi, nell’arma come nelle diverse specialità delle diverse armi, seppero sempre distinguersi ed onorare il motto di gettare l’anima oltre l’ostacolo.
La terza, infine, ricorda i Cavalieri, che nel corso della Grande Guerra passarono all’Arma Alata emulando in volo le cariche eroiche e citando le quattro medaglie d’oro al valor militare da essi guadagnate. E’ postata, speculare alla seconda sopra descritta, alla sinistra del Tempio.
Tali pietre, già cancellate dalle intemperie per la lunga esposizione agli agenti atmosferici, sono così oggi tornate al primitivo splendore per ricordare a noi cavalieri ed ai visitatori tutti il sacrificio ed il valore di quanti hanno combattuto per la grandezza della Patria e l’onore dei nostri Stendardi.