Riallaccia le sue origini alla II Brigata di Cavalleria costituita il 7 marzo 1835 con i Reggimenti di Cavalleria "Piemonte Reale", "Genova" e "Aosta", che il 4 ottobre 1836 sono ridotti ai reggimenti "Piemonte Reale" e "Novara".
Nell'ottobre 1849 viene sciolta.
Per le esigenze relative alla campagna di guerra 1859 viene ricostituita sui Reggimenti "Savoia" e "Genova".
Nell'ottobre 1859, inquadrata nella Divisione di Cavalleria di riserva, assume il nominativo di II Brigata Corazzieri in conseguenza delle mutate denominazioni dei suoi reggimenti, riprendendo il precedente nome di II Brigata di Cavalleria il 6 giugno 1860.
Nel 1863 è soppressa, ma si costituisce ancora tre anni dopo sui Reggimenti "Nizza" e "Piemonte Reale" per la durata della campagna del 1866.
Viene ricostituita definitivamente nel 1870 con decreto 4 dicembre assumendo nel corso degli anni diversa composizione.
Nella Grande Guerra i suoi reggimenti combattono sia a piedi che a cavallo dando prova di grande valore a Plava, Monte Cosich, Musile, nella protezione del ripiegamento verso il Piave, a Pozzuolo del Friuli, e quindi nell'ultimo anno di guerra a Vittorio Veneto, Livenza, Ponte Fiaschetti, concludendo in Carnia la sua campagna.
Nel 1926 per effetto della legge 11 marzo si denomina II Comando Superiore di Cavalleria, ma nel giugno 1930 riprende il primitivo nome di II Brigata di Cavalleria.
Nel 1935 cambia ancora nome: dapprima II Brigata Celere, poi Brigata Celere "Emanuele Filiberto Testa di Ferro" (II). Dal 1° febbraio 1938 si scioglie e assume la fisionomia di vice comando di divisione celere, passando i suoi reggimenti alle dipendenze della divisione stessa.
Il 1° aprile 1957 si costituisce in Gradisca d'Isonzo il Comando Brigata di Cavalleria dal quale dipendono i Reggimenti di Cavalleria Blindata 2° Piemonte, 4° Genova e 5° Novara.
Il 1° gennaio 1959 diviene Brigata di Cavalleria "Pozzuolo del Friuli", assumendo il nome, assegnato in precedenza ad omonima Divisione corazzata sciolta nel 1958, a memoria della località ove la II Brigata ha combattuto il 29-30 ottobre 1917, ed inquadra i Reggimenti "Piemonte Cavalleria (2°), "Genova Cavalleria" (4°) e "Lancieri di Novara" (5°) nonché l'8° Reggimento Artiglieria da Campagna Semovente.
Con la ristrutturazione dell'Esercito, dal 1° ottobre 1975 assume la denominazione di Brigata Corazzata "Pozzuolo del Friuli" inserita nella Divisione Meccanizzata "Mantova" e comprende Comando, Reparto Comando e Trasmissioni, 4° Gruppo Squadroni Meccanizzato "Genova Cavalleria", 5° Gruppo Squadroni Carri "Lancieri di Novara", 28° Gruppo Squadroni Carri "Cavalleggeri di Treviso", 120° Gruppo Artiglieria da Campagna Semovente "Po", Battaglione Logistico, Squadrone Controcarri, Compagnia Genio Pionieri.
La Brigata darà vita ad una unità gemella che con il nome di Brigata corazzata ""Vittorio Veneto" inquadra i gruppi squadroni 2° "Piemonte", 6° "Aosta" e 9° "Firenze" oltre all'8° "Pasubio", battaglione logistico, reparto comando e reparti minori. Dislocata a Trieste la Brigata è inserita nella Divisione meccanizzata "Folgore", quindi, resa autonoma nel 1986, viene soppressa il 31 luglio 1991.
Nel 1991 la brigata riprende la denominazione di Brigata di Cavalleria "Pozzuolo del Friuli" ed assume fisionomia di grande unità blindata inquadrando: Comando, Reparto Comando e Supporti Tattici; i Reggimenti "Piemonte Cavalleria" (2°), "Genova Cavalleria" (4°) e "Lancieri di Novara" (5°); l'8° Reggimento Artiglieria da Campagna Semovente "Pasubio", l'84° Battaglione "Venezia" ed il Battaglione Logistico "Pozzuolo del Friuli".
Nel corso dell'anno 1996 vengono conferiti dal Consiglio Comunale di Palmanova il "Sigillo d'Oro" della città e dal Consiglio Comunale di Pozzuolo del Friuli la cittadinanza Onoraria. Nel gennaio 1997 cede l'84° btg. "Venezia" al Comando Artiglieria c/a".
A seguito della riconfigurazione del Comando Forze di Proiezione, dal 1° dicembre 2000 assume nei suoi ranghi il Reggimento Lagunari "Serenissima" mentre a settembre del 2001 perde l'8° "Pasubio" in cambio del 52° della "Centauro" successivamente sostituito dal Reggimento Artiglieria "a cavallo".
Unica brigata di Cavalleria del nostro Esercito, è completamente equipaggiata con veicolo ruotati delle famiglie "Centauro" e "Puma".
Inserita nelle forze che l'Italia mette a disposizione del Corpo di Reazione Rapida della NATO è composta da personale Volontario.
(fonte: www..esercito.difesa.it)