Il Re di Sardegna Carlo Felice con Regio Viglietto del 15 novembre 1823 disponeva la costituzione della Regia Scuola Militare di Equitazione nella Venaria Reale (Torino) al fine di istruire nell’equitazione i giovani allievi dei Corpi di Cavalleria, gli Ufficiali di ogni Arma nonché i componenti della Corte.
La nuova Scuola si articolava in un quadro permanente ed in personale temporaneo frequentatore di corsi.
Primo comandante dell’Istituto fu il Maggior Generale Pietro Saibante Marchese di S. Umberto, Generale Ispettore che rispondeva direttamente alla Segreteria di Guerra (paragonabile all’odierno Ministero della Difesa).
Con Regio Decreto del 20 novembre 1849 la Scuola (provvisoriamente soppressa durante il periodo della 1^ Guerra d’Indipendenza) venne ricostituita in Pinerolo (TO) come Scuola Militare di Cavalleria allo scopo di istruire il personale dell’Arma di Cavalleria e dare un indirizzo univoco alla preparazione equestre dei quadri.
Con il Regio Decreto del 23 novembre 1862 la Scuola si sdoppia in due Istituti dislocati nella stessa sede. Il primo è denominato Scuola Militare di Cavalleria e svolge funzione di reclutamento e formazione per gli Ufficiali in servizio permanente dell’Arma. Il secondo è denominato Scuola Normale di Cavalleria e svolge funzioni “ applicative” per Ufficiali e soldati scelti.
Nel 1865 la Scuola Militare di Cavalleria si trasferisce a Modena ed assieme alla Scuola Militare di Fanteria (anch’essa ivi trasferita) da vita all’Accademia Militare. La Scuola Normale invece nel 1887 viene denominata Scuola di Cavalleria, mantenendo inalterata la sua missione.
Nel 1891 viene costituita la sede distaccata di Tor di Quinto per lo sviluppo dei corsi complementari di equitazione di campagna.
Con decreto 17 luglio 1910, l’Istituto viene denominato Scuola di Applicazione di Cavalleria. La sua principale mansione consistè nel completare la preparazione dei giovani sottotenenti dell’Arma provenienti dall’Accademia di Modena, nonché quella degli altri elementi che servivano nell’Arma a cavallo.
L’intervallo di tempo che va dal 1910 al 1943 può essere definito come il periodo aureo dell’equitazione militare italiana, che fa di Pinerolo la città della cavalleria per eccellenza e ne consolida la fama di prestigioso centro di attività equestri anche per il fondamentale impulso e le radicali innovazioni nel “metodo” di montare a cavallo introdotte dal Capitano Federigo Caprilli, istruttore e direttore dei corsi tra la fine dell’800 ed i primi del ‘900.
Grande fu il prestigio internazionale dell’Istituto di Pinerolo. Dopo il periodo caprilliano e fino al 1943 frequentarono i suoi corsi ben 144 Ufficiali esteri provenienti da 33 Nazioni. A seguito degli eventi bellici del 1943, la Scuola di Applicazione di Cavalleria viene sciolta.
Nel 1946 viene costituita in Roma Tor di Quinto la Scuola di Cavalleria Blindata.
Il 1° luglio 1951 la Scuola di Cavalleria Blindata si fonde con la Scuola di Carrismo di Forte Tiburtino (Roma), istituita nel 1947, ed insieme danno vita alla nuova Scuola Truppe Corazzate di Caserta.
Il 1° luglio 1991 la Scuola Truppe Corazzate si trasferisce a Lecce. Subito dopo – nel 1992 – nel quadro del riordinamento del settore scolastico addestrativo della Forza Armata, a Montelibretti viene ricostituita la Scuola di Cavalleria, mentre la Scuola Truppe Corazzate, dopo 42 anni di intensa attività, riprende l’11 gennaio 1993 l’antica, primigenia denominazione di Scuola di Carrismo.
Nel 1998, con la costituzione del “Polo addestrativo blindo/corazzato”, si attua la riconfigurazione, a Montelibretti, della Scuola di Cavalleria in Raggruppamento Addestrativo RSTA e la trasformazione, a Lecce, della Scuola di Carrismo in Scuola di Cavalleria e Truppe Corazzate.
Dal 2000 la Scuola riassume il nome tradizionale di Scuola di Cavalleria, e nel 2007 assorbe l’onere dell’istruzione nella funzione RSTA da Montelibretti, che si riconfigura in Centro Militare di Equitazione, dedicato allo sport di eccellenza, pur rimanendo alle dipendenze della Scuola.
Essa celebra la sua festa il 30 ottobre nella ricorrenza del combattimento di Pozzuolo del Friuli, e rinnova la sua identità spirituale custodendo lo Stendardo dell’Arma, decorato di una Medaglia d’Oro al Valor Militare per le gesta nel primo conflitto mondiale e della Croce di cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia per la campagna d’Etiopia. La Scuola di Cavalleria forma oggi, nel nuovo secolo, gli uomini e le donne della nuova cavalleria, conservando con geloso orgoglio, in unità d’intenti, le tradizioni cavalleresche e carriste, rispettando le rispettive identità e valorizzando sempre più la sua centralità di Arma all’avanguardia.
Dal 1° novembre 2007, avendo assunto il controllo operativo del 31° Reggimento carri di Altamura, conduce, per conto dello Stato Maggiore dell’Esercito, la sperimentazione operativa della futura Unità Digitalizzata, unità che dovrà poter operare pienamente in ambiente “net-centrico”. In tal modo getta le premesse, da protagonista, per la gestione efficace degli scenari operativi degli anni 2025 – 2030.
I compiti affidati alla Scuola di Cavalleria riguardano i settori:
- addestrativo: specializzazione, aggiornamento e qualificazione del personale destinato a tutta l'Arma di Cavalleria, nelle configurazioni blindo pesante, blindo leggera, carrista;
- normativo: elaborazione della regolamentazione d'impiego;
- sperimentale: collaudo di nuovi mezzi, materiali, equipaggiamenti, allo scopo di preparare il personale dell'arma di Cavalleria all'assolvimento di tutte le funzioni connesse con gli incarichi ricoperti per conferire allo stesso la capacità di operare nell'ambito dell'unità d'impiego.
In particolare, presso la Scuola vengono svolti:
- corsi di specializzazione a favore degli Ufficiali in uscita dal quinquennio Accademia Militare, Scuola di Applicazione, degli Ufficiali del Ruolo Speciale, degli Allievi Marescialli, Allievi Sergenti, VSP, VFP4 e VFP1;
- corsi di aggiornamento, qualificazione e riqualificazione nei confronti di personale che necessita di perfezionare e aggiornare le proprie conoscenze specialistiche.
Stendardo e decorazioni
L'Arma di Cavalleria ha ricevuto lo Stendardo il 23 marzo 1982 e da allora è rimasto in custodia alla Scuola di Cavalleria.
In attuazione della legge n° 276 del 2 agosto 1999, l'Arma e tutti i suoi reggimenti adottano nuovamente lo Stendardo in sostituzione della Bandiera di Guerra.
Lo Stendardo dell'Arma di Cavalleria è insignito delle seguenti decorazioni:
Medaglia d'Oro al Valor Militare - Decreto 17 settembre 1933
"In quarantuno mesi di guerra diede mirabile esempio di abnegazione e di sacrificio, prodigandosi nei vari campi della cruenta lotta. Rinnovò, a cavallo, i fasti della sua più nobile tradizione; emulò, appiedata, fanti, artiglieri e bombardieri; fornì, pei duri cimenti dell'aria, piloti di rara perizia e di singolare eroismo". (maggio 1915 - novembre 1918)
Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia - Decreto 27 gennaio 1937
"In terra d'Africa, rinnovava le sue gloriose, secolari tradizioni, a cavallo, sui carri veloci, sugli automezzi; ammirevole sempre per audacia, seppe ovunque, fedele al suo motto, gittare l'anima oltre ogni ostacolo, dando alla Patria il fremito della travolgente vittoria". (guerra italo-etiopica, 3 ottobre 1935 - 5 maggio 1936)
(fonte: Comando Scuola)